La visita all’eremo della Spelonca è anch’essa una facile e doverosa escursione per chi vuol fare una passeggiata e conoscere meglio i Monti Pisani e l’Anpil del Castellare di San Giuliano Terme.
Qui propongo, oltre alla visita all’eremo, un’estensione del percorso ancor più panoramico e spettacolare, nonchè impegnativo sia perchè di percorrenza ben maggiore sia perchè al momento di percorrere un sentiero (120) dovremmo porre maggiore attenzione, fermo restando che una volta arrivati alla spelonca possiamo tornare indietro sui nostri passi contenendo cosi l’impegno totale, nonchè effettuare una ulteriore variazione alla sola Spelonca senza andare anche per questa nell’impegnativo.
A chi si vuole cimentare nel giro lungo ricordo e raccomando di scaricarsi sullo smartphone la app gratuita e la mappa georeferenziata dei monti pisani, come gia raccomandato qui, visto che in alcuni punti mi è risultata di sostanziale aiuto, perchè essendo georefenziata ci da sempre riscontro di dove siamo e se siamo sul sentiero/versante giusto, dandoci cosi modo di orientarci meglio.
La partenza proposta è comunque comune alla salita per il passo di dante, quindi possiamo partire dal ristorante situato all’imboccatura lato Pisano della galleria stradale (localmente chiamato “il foro”) logisticamente però di difficile fruizione per la difficoltà di parcheggio del mezzo con cui vi possiamo arrivare. Partendo invece dal versante Lucchese possiamo recarci alla località “Catro” a Santa Maria del Giudice, lasciare il mezzo nel piccolo parcheggio pubblico e seguire il sentiero 120 fino al passo croce. Sebbene appena più lunga ma molto più comoda per la possibilità di parcheggio e/o per la raggiungibilità da parte di mezzi pubblici, nonchè per la completezza della visione storica del luogo, e di quella paesaggistica, è il percorso che parte dall’estremità nord di S. Giuliano, appena sopra gli edifici comunali alla fine di via Niccolini, e proseguendo tra le poche case (a sx) ed un vecchio muro (a dx), appena terminate le case, prima del grande cancello che sbarra il passaggio, sulla sinistra si trova un vecchio ponte, da questo si vede già rispettivamente a destra (oltrepassato il ponte), inerpicarsi un sentiero (è solo una piccola variante per bypassare il cancello) inoltrandosi quindi sul sentiero 115 che dolcemente sale in direzione del monte di S. Giuliano (quello che ci troveremo davanti, tondo a cupola) fino ad arrivare in prossimità del predetto ristorante all’imbocco della galleria.
Nella prima parte dell’appena descritta parte di percorso, è possibile passare alternativamente dal parco dell’anfiteatro ricavato in una vecchia cava posta appena sopra il comune, al quale si giunge facendo via Niccolini (strada del comune) appena finita subito a sinistra prima delle case, in quello che è e può sembrare a prima vista solo un parcheggio, da qua seguiamo l’unica e logica via attraverso dei bei giardinetti con panchine e sculture in marmo e costeggiando edifici resti di archeologia industriale delle vecchie cave, per arrivare e quindi attraversare l’anfiteatro, per poi ricongiungersi sul percorso prima descritto.
Trovandosi davanti al ristorante dobbiamo passare (faccia al monte) sulla sua sinistra e oltrepassarlo, a conferma del percorso troviamo un grande pannello informativo ormai bruciato dal sole, proseguiamo dritti lasciando il pannello sulla dx, seguiremo poi una buona strada bianca per diverse decine di metri, il fondo stradale andra man mano deteriorandosi fino a che dopo un tornantino a dx diverrà acciottolato, proseguiamo per qualche centinaio di metri innestandoci poi sullo 00 (principale sentiero CAI percorrente tutti i Monti Pisani) fino al passo della Croce, segnalato anche dalla presenza di un palo con indicati percorsi, direzione e distanze temporali di alcuni sentieri CAI.
Al palo con i cartelli informativi andiamo a sx verso la strada carrabile e le prime abitazioni, strada che prendiamo poi subito a dx divenendo una carrareccia, la seguiamo passando davanti una casa diroccata, di li a poco arriveremo alla spelonca, con la sua conca e le scale scavate nella roccia, scendiamo nella piccola fresca grotta da dui prende il nome, dove se abbiamo fortuna troveremo qualcuno dei suoi abitanti alati notturni.
Dopodichè torniamo sui nostri passi per tornare giù o proseguiamo il sentiero per la seconda parte del percorso proposto.
Continuiamo passando davanti oltre la chiesetta sul sentiero che si inserisce sotto una ricca vegetazione, pian piano salendo fino a sbucare dall’alto bosco allo scoperto con un panorama sulla piana Pisana,
trovandoci sulla carrareccia prendiamo a dx, sempre sullo 00 (dal primo tornate che poi troviamo a sx possiamo tornare scendendo verso la località croce e l’omonimo passo) e proseguiamo sulla carrareccia molto ben percorribile e a tratti panoramica sempre sul crinale dei bassi monti, prima del monte Cupola e poi delle cimette, da qui inizia la discesa, fino all’innesto sulla sx poco prima di un largo crocevia montano con il sentiero 120, dobbiamo stare molto attenti perchè si vede poco (consiglio l’utilizzo della mappa georeferenziata per meglio orientarsi) lasciata la strada forestale (00) il 120 ci sembrerà poco percorribile, dopo poco si svilupperà sul fondo di un canalone molto caratteristico (degno di alcune scene di king kong del 2005) dove passeremo con la dovuta attenzione fra massi e tronchi caduti,
dopo circa 200 metri troviamo un bivio fra due sentieri che si dividono avviandosi su versanti opposti, prendiamo il sentiero a sx sul versante del Moriglione, poniamo sempre attenzione per dei passaggi stretti e il canalone sottostante, dopo poco diverrà più facile e tranquillo e dopo un altro poco si aprirà dalla vegetazione
qua andremo d’intuito per percorrere il tracciato proposto per finire su di una strada con fondo cementato, a sx la seguiremo fino al Catro, per noi prime propaggini del paese di Santa Maria del Giudice, qui in mezzo alle case ci diletteremo tipo caccia al tesoro a trovare i segni bianco-rosso segnanti il 120, che lasciando l’abitato si indirizza salendo verso il passo Croce, dove in poche centinaia di metri arriveremo, da qui proseguiremo scendendo sul percorso precedentemente fatto in direzione di San Giuliano Terme per ritornare ai nostri, adesso ambiti mezzi.