E’ stata la prima Anpil riconosciuta in Toscana, istituita dal Comune di Bientina nel 1995, recentemente è stata elevata a “Riserva Naturale Provinciale”.
Si estende per circa 175 ettari sul finire delle pendici sud orientali dei Monti Pisani, estremo lembo dell’antico padule di Bientina, all’inizio del ‘900 ne fu tentata una bonifica arginandola e facendovi affluire alcuni corsi d’acqua con l’intenzione di farvi depositare i loro sedimenti colmandone cosi i terreni, lo scarso apporto di depositi fece però fallire l’operazione.
Attualmente l’area è un ecosistema umido di notevole importanza, tanto che tutta la zona è stata proposta come zona umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar dalla regione Toscana nell’ambito dell’iniziativa MedWet.
L’area racchiude una varietà di habitat umidi che grazie ad una attività di tutela e restauro ambientale stanno conoscendo un miglioramento in termini di qualità e quantità, e contempla: un bosco igrofilo con esemplari secolari di Ontano nero e di farnia, canali, prati umidi, cariceti (un particolare tipo di torbiera), canneti.
Vista la rappresentatività degli habitat e delle specie palustri d’acqua dolce in toscana, è segnalata anche dalla Società Botanica Italiana come area d’interesse botanico e vegetazionale.
Inoltre come si può ben immaginare costituisce un importantissimo punto di riferimento per la fauna, sia quella residente come per le specie migratorie.
Le specie principalmente ospitate sono: Aironi, Beccaccini, Martin pescatori, Picchio rosso maggiore, Falchi di palude, Pavoncelle, e varie altri esemplari, molti dei quali della famiglia dei Silvidi (ordine dei Passeriformi).
L’area in questi ultimi anni sta vivendo un ulteriore aumento di valore naturalistico, cosa che ha spinto l’amministrazione competente a rafforzare il gia presente centro visite, la cartellonistica informativa, e nuove passerelle in legno.
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